citytech
Ripensare il paradigma
della mobilità per le città
del terzo millennio

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BUStech

OTTOBRE 2014 A MILANO: CITYTECH OSPITA BUSTECH  

 

 

 

 

 

 

 

in collaborazione con

 

 

L’AUTOBUS TRASPORTA L'IMMAGINE DELLA CITTA'
Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, il tema di Expo 2015, significa anche garantire una mobilità sostenibile. Il trasporto pubblico è una risorsa irrinunciabile per le città del futuro. Buona parte della popolazione italiana continua però a considerare il mezzo pubblico poco attraente rispetto a quello privato. Per avvicinare i cittadini all’uso del trasporto pubblico occorre quindi rilanciarne l’immagine.

 

Nasce così BUStech: una vetrina che mette al centro la tecnologia del trasporto, muovendosi lungo un circuito cittadino con fermate che prendono il nome di “basso impatto ambientale”, “tecnologia”, “innovazione”, “ricerca” e “futuro”. Con quale mezzo di trasporto faremo questo viaggio? Con l’autobus, ovviamente.

 

BUStech è infatti una piattaforma in grado di proporre un distillato delle migliori tecnologie oggi disponibili e rilanciare l’offerta con un focus dedicato ai sistemi in via di sperimentazione. Alle istituzioni, alle aziende di trasporto e all’industria oggi è richiesto di fare sistema e aprire un tavolo di concertazione che abbia l’obiettivo di delineare gli orizzonti della mobilità del futuro.

 

Il TPL (Trasporto Pubblico Locale), infatti, è una risorsa per il Paese, non un costo. L’attuale valore della produzione è stimato attorno ai 13 miliardi di euro, mentre l’occupazione diretta raggiunge i 130 mila addetti (l’1 per cento del totale nazionale). Rallentare il processo di cambiamento e frenare gli investimenti necessari al settore Tpl significherebbe rinunciare, tra impatto indiretto e indotto, a circa 17,5 miliardi di valore aggiunto/anno e a 465mila unità di lavoro, considerando i risultati complessivi sulla qualità della vita, sulla competitività del Paese e sulle imprese.

 

IL CAMBIO DI MARCIA
BUStech mette al centro del dibattito la
tecnologia e si propone come uno spazio dove l’industria abbia la possibilità di dimostrare che ripensare il concetto di mobilità è oggi possibile.

 

Il ripensamento non è fine a se stesso ma risponde ad alcuni problemi concreti che il futuro pone: aumento della popolazione mondiale, ampi fenomeni di urbanizzazione, crescita della domanda di energia, maggior sensibilità all’impatto ambientale. Diventa dunque fondamentale per l’Italia uno sfruttamento razionale degli spazi cittadini assicurando facili e veloci spostamenti all’interno di essi.

 

Per questo l’integrazione tra i vari sistemi di mobilità è prioritaria e le tecnologie oggi a disposizione non lasciano spazio ad alibi di alcun genere.

 

 

L'INDUSTRIA E' PRONTA
Purtroppo l’Italia è il fanalino di coda della Comunità Europea. Il parco circolante ha un’età media di 11,7 anni contro i 5,4 della Germania. Le immatricolazioni dei mezzi da città sono scivolate su un piano inclinato e il 2012, ultimo dato disponibile, si è chiuso a 622 unità (erano 3.567 nel 2001). Più della metà del parco è rappresentato da mezzi inquinanti (il 52 per cento Euro 0 - Euro 3) e la quota degli autobus “ecosostenibili” è davvero marginale.

 

I segnali di ripresa sono tangibili. L’industria è pronta a ripartire perché, malgrado il mercato stagnante, ha continuato ad investire in tecnologia e in innovazione. Autobus Euro 6, ibridi, elettrici e fuel cell non sono fantascienza, ma realtà industrializzate e disponibili sul mercato (e circolante in molte città del mondo).

 

BUStech riunirà i maggiori produttori di autobus e componenti e, all’interno della tre giorni di Citytech, si potranno disegnare su un foglio bianco le reti del domani. Un confronto aperto che riunirà attorno a un “tavolo” i costruttori, le aziende di trasporto e le istituzioni.

 

 

I CONVEGNI
Come nella tradizione di Citytech, così anche BUStech consegna, nell’arco di una giornata, il microfono e il palco alle aziende di trasporto che avranno l’occasione di raccontare la propria esperienza sul campo. In un periodo di scarsità di risorse e aumento dei costi di gestione emergono, infatti, realtà che riescono a diversificare e a offrire una proposta articolata.

 

La case history sarà raccontata direttamente dai protagonisti e catalizzerà l’attenzione sia dei costruttori di veicoli, sia delle istituzioni. Nello specifico, le aziende avranno a disposizione sessioni convegnistiche in cui presenteranno le loro tecnologie e la loro visione di mobilità. Si tratta di una vera e propria prima nazionale, dove i maggiori costruttori mondiali potranno esporre in vetrina il presente e il futuro del Tpl e presentarlo a un pubblico composto da aziende di trasporto e istituzioni locali e nazionali.

 

 

L'AREA ESTERNA ESPOSITIVA
L’autobus è un “animale urbano” che non può essere relegato all’interno di un padiglione fieristico. Per questo motivo BUStech conquista il cuore della città e uno spazio aperto in relazione con la cittadinanza.

 

Oltre a una presenza statica, i costruttori avranno la possibilità di dimostrare su strada l’efficienza dei propri mezzi. Sostanziale sarà il coinvolgimento delle aziende di componentistica ad alto contenuto tecnologico. Quello che non si vede, infatti, tante volte fa la differenza. E l’esperienza di un viaggio “raccontato” rappresenta l’unica possibilità per creare consapevolezza e opinione.

 

C’è così tanta differenza tra una trasmissione automatica e una trasmissione automatizzata? I mezzi alternativi sono davvero pronti per mettersi al servizio della cittadinanza? I test su strada rappresentano uno dei tanti elementi distintivi di BUStech.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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